“Borghi felici”: con questo titolo sul Sole24Ore è stata pubblicata la classifica, elaborata dal Centro Studi Sintesi, dei paesi italiani compresi tra i cinquemila e i cinquantamila abitanti, in cui è più alto il benessere degli abitanti.
Per misurare la qualità della vita si sono utilizzati vari indicatori raggruppati nelle classiche otto categorie che misurano le condizioni di vita non solo materiali delle persone.
Dal totale dei Comuni compresi nella classe di abitanti considerata, sono stati selezionati 158 finalisti, quelli con i dati più equilibrati.
Correggio figura al 37° posto della classifica finale, risultato assai lusinghiero considerato che siamo i primi in provincia. Come ci si poteva immaginare, ai primi posti assoluti ci sono molti comuni delle provincie di Bolzano e di Verona, poi a seguire alcuni paesi del bresciano e del bolognese. Non figurano “borghi felici” posti geograficamente al di sotto di Firenze e di Ancona.
È interessante vedere come Correggio sia arrivato a questo risultato.
Due sono le categorie che ci vedono in vantaggio e su cui Primo Piano ha di frequente svolto approfondimenti: l’integrazione sociale (immigrati, minore incidenza di anziani, occupazione giovanile e occupazione femminile) e il benessere materiale (reddito medio, depositi bancari, auto nuove, occupati, infrastrutture, minor numero di fallimenti).
Confermiamo grosso modo la nostra ottima posizione per quanto riguarda sicurezza (furti e rapine, incidenti, tasso di occupazione degli immigrati, classificazione sismica) e vita politica (votanti, contribuenti, volontari, capacità di riscossione e di spesa degli enti locali, autonomia finanziaria del comune).