Questo fotogramma (probabile Bassi) è davvero un prezioso cimelio storico della fotografia di Correggio, scattato all’incirca negli anni settanta dell’Ottocento. Il periodo lo si ricava dalle caratteristiche degli edifici che ritrae. A destra sorge ancora la Porta di Modena con il ponte sulla fossa e la muraglia che protegge la città. Di fronte fa da sfondo una costruzione che si capisce essere recente, o in costruzione, chiamata Conservatorio Contarelli delle Orfane di Correggio, cioè un orfanatrofio femminile; a sinistra campeggia la ghiacciaia (di cui s’è parlato nel numero precedente). Considerando che la Porta è stata abbattuta nel 1879 e l’orfanatrofio è stato costruito nel 1863, si deduce che lo scatto sia stato effettuato nel quindicennio compreso fra le due date.
I Contarelli erano un’antica e nobile famiglia correggese, estintasi nel 1851. L’ultima e unica erede, Caterina Contarelli (1767-1851), aveva lasciato il suo rilevante patrimonio all’Opera Pia di Correggio: una somma di 800.000 lire fu destinata alla realizzazione di un “Orfanotrofio per le Fanciulle di nobile e civile condizione, ammissibili dalli cinque alli quindici anni inclusivamente, alle quali per vicissitudini i modi di sussistenza e di cristiana educazione mancare potessero. Nè di ciò contentata la previdente sollecitudine di Lei, consentiva, anzi imponeva l’ammissione eziandio delle Orfanelle, del povero operaio…”, sotto la speciale protezione di santa Caterina. L’Orfanatrofio avrebbe dovuto essere aperto in un’ala del Palazzo di famiglia, collocato nel centro storico all’incrocio angolare tra Corso Mazzini e via Antonioli, ma non essendo stato ritenuto idoneo si optò per edificarlo nell’area retrostante il Palazzo dei Principi, ricavata dall’abbattimento delle vecchie scuderie della guardia ducale, acquistate per questo specifico scopo. L’Istituto fu costruito secondo i progetti dell’architetto Francesco Forti e dell’ingegner Teobaldi Soli di Modena, per volere del governatore di Reggio G.M. Fucini. Fu inaugurato il 25 marzo 1863, con una spesa di oltre 160.000 lire, e si affacciava sulla nuova strada denominata Nuova Via al nord del teatro (oggi via Contarelli). Dal 2002, in seguito alla fusione di due Opere pie fondate a sostegno dei giovani, si è dato vita alla Fondazione Bellelli Contarelli che gestisce gli Istituti Scolastici San Tomaso, prosecutori di un’opera educativa di lunga tradizione. Nel 1948 fu fondato l’Istituto Magistrale femminile, che nel 1986 si trasformò in Liceo Pedagogico Linguistico e poi in Liceo della Comunicazione; attualmente è Liceo delle Scienze Umane. Nel 1974 è sorta la scuola materna, nel 1985 la scuola elementare e nel 1988 la scuola media.
Eccoci ora a Palazzo Contarelli. Tanti passaggi e un futuro che lo aspetta
Il Palazzo Contarelli, edificato nel 1721 su progetto dell’architetto Cipriano Forti, si sviluppa lungo l’asse est della via Antonioli fino a lambire il sagrato della Chiesa di San Quirino. La facciata dell’edificio, di imponenti dimensioni e di notevole pregio architettonico, conserva molte caratteristiche coeve settecentesche, soprattutto nei prospetti esterni ed in alcuni apparati e spazi interni: un portale centinato con ai lati mensoloni che reggono il balcone del primo piano, finestre con riquadrature ed architravi modanate, paraste angolari con elementi bugnati.
In seguito all’estinzione della famiglia, il Palazzo fu messo all’asta nel 1857 ed acquistato da Maria Maddalena Ricchetti Foglia. Dopo il suo matrimonio con l’Ufficiale del Regio esercito Ettore Rovere, l’abitazione prese la denominazione di Palazzo Rovere. Nel 1906 la figlia Pia Rovere cedette il Palazzo alla “Società anonima Cooperativa” di matrice socialista e divenne così Casa del popolo. Durante il ventennio fascista fu requisito, divenendo sede della Casa Littoria. Negli anni tra il 1920-30 venne restaurato e modificato, internamente ed esternamente, con l’apertura delle vetrine e dei portali per i negozi. Nel secondo dopoguerra il Palazzo divenne di proprietà demaniale. Gli usi successivi furono di molteplice natura: uffici finanziari statali, scuola superiore, attività economiche e parti a residenza privata. A partire dal 1960 sono stati effettuati nuovi interventi, specialmente all’interno, con l’intento di ospitare nuove funzioni tra cui negozi cooperativi fra via Antonioli e piazza San Quirino, con conseguenti modifiche e rifacimenti di parte dei prospetti. Seguirono altre attività commerciali fino all’ultima destinazione di istituto bancario. A seguito del terremoto del 1996, soprattutto negli ultimi anni, sono stati compiuti notevoli interventi strutturali, eseguiti sotto la Direzione Tecnica del Demanio competente. Nel 2009 sono stati realizzati interventi di recupero di alcuni spazi prospicienti Corso Mazzini e via Antonioli, adibiti a funzioni culturali del Comune di Correggio. Il recente trasferimento della proprietà di Palazzo Contarelli dal Demanio al Comune ha messo a disposizione dell’Amministrazione di Correggio preziose opportunità di utilizzo in favore della cittadinanza.