Conad raddoppia, anche i servizi, oltre le cose

Il 7 giugno verrà inaugurato a Correggio il nuovo Superstore

Era il 2015. Intervistato da Primo Piano sull’evoluzione dei consumi in paese dopo la crisi economica degli ultimi anni, Andrea Paolini, presidente e direttore di CONAD CORREGGIO” (associato al CONAD Centro-Nord) aveva annunciato che si stava pensando ad un “Super Store”, un super negozio tutto nuovo. Un salto dimensionale, oltre che qualitativo, del supermercato di via don Minzoni. Infatti i “Superstore” sono una tipologia commerciale che sta tra il supermercato e l’iper, con una superfice compresa tra i 1.500 e i 3.500 metri quadri. A questo scopo l’immobiliare “Borgonuvo srl”, costituita da una parte dei soci e gestori dei negozi CONAD reggiani, aveva comprato l’area dell’ex-stabilimento dell’impresa “Chimin”. Adesso finalmente ci siamo. Da mesi vediamo crescere grandi strutture grigie a fianco della viabilità per Carpi, dove è già operativo il McDonald’s correggese. Paolini ci illustra la simulazione grafica del progetto.

L’area, di forma triangolare, si sviluppa a ridosso della nuova rotonda da cui si accede al fast-food, ai parcheggi esterni e ai negozi: il grande parallelepipedo CONAD e la stecca a due piani di servizi alle persone. In quest’ultima, nelle previsioni, troveranno posto una farmacia, un centro specializzato in prelievi ed analisi, un centro di fisioterapia e ambulatori medici. Lungo i due edifici corre un loggiato. E si realizza anche un collegamento ciclo-pedonale con l’adiacente area del cimitero comunale. Inquadrato l’insediamento complessivo, che viene gestito dall’Immobiliare “Borgonuovo”, veniamo al vero e proprio Superstore CONAD.

«Oltre alle grandi dimensioni dell’area vendite” (2.500 metri quadri, contro i 950 dell’attuale), la novità più evidente è il parcheggio sotterraneo di 175 posti, che coincide con la pianta della costruzione commerciale. Nel questionario che avevamo sottoposto ai clienti, a cui hanno risposto in cinquecento, il parcheggio sotterraneo è stata la richiesta più gettonata. Questo consente di ridurre l’impatto del parcheggio esterno a duecento posti e di accedere direttamente e comodamente all’area commerciale», spiega Paolini.

Quando due anni fa, in piena pandemia, Primo Piano ha fatto il punto della situazione con Paolini, il progetto dei servizi era già delineato. È intuitivo che le nuove dimensioni consentono di migliorare il servizio ai clienti attraverso un assortimento più ampio di referenze, il maggiore spazio dato alle lavorazioni della carne e del pesce e quindi alle loro varietà.

«Le maggiori dimensioni – conferma Paolini – serviranno anche per realizzare un reparto autonomo dedicato al pet-food (altra esigenza sottolineata dalle risposte ai questionari) e ci sarà un deciso aumento dell’offerta dei prodotti take-away. Inoltre verranno introdotte le casse automatiche e l’uso degli scanner per velocizzare la spesa. Ma qui siamo ancora ad un adeguamento diciamo normale. Di ulteriormente innovativo ci sarà invece lo spazio dedicato al consumo in loco dei prodotti pronti, con forno a microonde e servizio di ricarica dei cellulari. In questo spazio potremo anche organizzare degustazioni e proposte culinarie».

L’incremento dello spazio a disposizione dei clienti non è però il solo obiettivo che si propone questo investimento. «Infatti cominciamo a sperimentare il supermercato-virtuale. Sarà da subito possibile ordinare la spesa attraverso lo smartphone con pagamenti on line, senza aggravio di costi. Due saranno le modalità di prelievo della spesa preconfezionata: o direttamente al punto vendita all’orario concordato, o nei cosiddetti “lockers” (armadietti apribili con il codice assegnato) che, essendo posti all’esterno, saranno fruibili anche quando il centro commerciale è chiuso. Questi armadietti saranno di due tipi, per prodotti normali e per prodotti surgelati, e si troveranno affiancati ai lockers di servizio ai clienti Amazon. Per fare l’ulteriore passo, quello della consegna della spesa a domicilio, dobbiamo aspettare di verificare se ci sarà una richiesta sufficiente a rendere abbordabile quel servizio a pagamento».

Il fatto di costruire oggi una struttura nuova consente di introdurre in modo efficace le moderne tecnologie. I pannelli solari che copriranno tutto il tetto dell’edificio, per esempio, assicureranno quasi l’autonomia del complesso. Paolini precisa: «A regime avremo una produzione media di 200 Kw, che in teoria coprirebbe il 90% del nostro fabbisogno energetico. Per ragioni di spazio e di sicurezza non possiamo immagazzinare questa produzione in batterie adeguate, per cui occorre l’interscambio con ENEL a coprire il funzionamento notturno degli impianti. Il risparmio energetico comunque sarà molto rilevante. Poi stiamo costruendo una centrale frigorifera di ultima generazione che funziona a CO2. Ad essa saranno collegati tutti gli impianti refrigeranti e surgelanti. L’uso di un gas a basso impatto ambientale, rispetto a quelli utilizzati fino ad oggi, è anche più sicuro, essendo inerte e non nocivo».

Se questo salto dimensionale e qualitativo di CONAD CORREGGIO era da tempo considerato indispensabile, dal punto di vista economico si gioca indubbiamente una scommessa importante. Il vecchio supermercato aveva attrezzature e impianti ampiamente ammortizzati e anche l’affitto corrisposto all’immobiliare “Borgonuovo” era contenuto. Col nuovissimo Superstore la musica cambia parecchio. «Ne siamo consapevoli. Abbiamo deciso il grande passo sulla scorta degli ottimi risultati conseguiti e della fiducia dei clienti, che è sempre cresciuta. Per il primo esercizio del nuovo Superstore abbiamo in budget un fatturato di venticinque milioni di euro, contro i quindici del precedente, obiettivo che consideriamo possibile. Tieni presente che anche il supermercato CONAD dell’Espansione Sud resterà in funzione, anzi verrà migliorato accogliendo alcune attrezzature che si liberano dal fratello maggiore. Per questa avventura abbiamo scelto per tempo i collaboratori. A regime i dipendenti saranno settanta, contro gli attuali quarantuno. I nuovi assunti sono per due terzi a tempo indeterminato; gli altri li consideriamo in prova e stanno sostenendo corsi di formazione. Vogliamo assolutamente non disperdere quella che è la caratteristica della “cultura CONAD”: ogni addetto deve essere percepito dal cliente come un collaboratore competente e sollecito».

Paolini mi annuncia che, alla luce della chiusura per trasloco del CONAD dal 3 al 6 giugno, nei giorni precedenti verrà consegnato a tutti i clienti un buono-spesa come segno di riconoscenza e di benvenuto al nuovo Superstore.

Condividi:

Leggi anche

Newsletter

Torna in alto