Teatro Asioli illuminato, accogliente e gremito per la serata conclusiva, lo scorso 22 ottobre, del Festival Internazionale delle Abilità Differenti 2022 dal titolo “E ti vengo a cercare”, organizzato come ogni anno dalla Nazareno Cooperative Sociali di Carpi. Standing ovation per la Compagnia Teatrale Integrata “Manolibera” al termine della sua esibizione che ha portato in scena il giallo teatrale “Le Armi del Delitto”, testo ispirato ai “Racconti di Padre Brown” di G.K. Chesterton ed elaborato dal drammaturgo e attore, Giampiero Pizzol, con la regia di Vittorio
Possenti.
Dopo due anni di fermo, tornare ad esibirsi a Correggio con un evento del Festival, giunto alla sua XXIV° edizione, è stato come tornare finalmente a casa. Tutto ha avuto inizio nel lontano 2009, grazie alla collaborazione con gli studenti dell’Istituto San Tomaso per la realizzazione della prima edizione dell’Open Festival, il Concorso multidisciplinare rivolto ad artisti e compagnie emergenti che ha lo scopo di valorizzare e sostenere performances meritevoli per la qualità artistica e per l’integrazione di artisti diversamente abili.
Un evento realizzato ogni anno nella splendida cornice del Teatro Asioli, grazie al patrocinio del Comune di Correggio.
La Nazareno Cooperative Sociali, che agisce senza finalità di lucro, ha come scopo la promozione umana e l’integrazione dei cittadini attraverso la gestione di servizi socio-sanitari ed educativi a favore di persone disabili o ai margini della vita sociale, inserendoli in attività nel settore della produzione, del lavoro e dei servizi, oltre alla formazione professionale ed alla loro educazione permanente (attività svolte anche con alcune aziende di Correggio).
Da queste attività, per valorizzare sempre di più l’individuo e favorirne l’espressione più libera e personale attraverso l’arte, nasce nel 1999 il Festival Internazionale delle Abilità Differenti, con un ricchissimo programma che si snoda tra spettacoli, convegni, seminari, film, libri, testimonianze e workshop.
Nascono così la Compagnia teatrale “Manolibera”, la Compagnia di danza “EgoMuto” e l’Orchestra “Scià Scià” che, negli anni, si esibiranno su palcoscenici in Italia ed all’estero. Nel programma del Festival 2022, a loro si sono affiancati in straordinarie performance i ballerini della “Fritsch Company” di Foundacion PsicoBallet Maite Leòn di Madrid, l’Orchestra “Alberto Pio” di Carpi, gli artisti circensi “Gambeinspalle” e “Igniferi”. Poi gli ottanta i ragazzi dell’Associazione “Attendiamoci” di Reggio Calabria che hanno portato in scena il musical “Il Re Leone”, la ballerina Liliana Cosi e “Voice Off Modena” come giuria per l’edizione ridotta dell’Open Festival, svoltasi al Bistrò 53 a Carpi. Per la proiezione del film “Pazzi per il Football” erano presenti lo psichiatra Santo Rullo e l’allenatore della squadra di calcio A5 per pazienti psichiatrici che ha ispirato il film, Enrico Zanchini. Si sono poi alternate le presentazioni dei libri: “La crepa e la luce”, di e con Gemma Calabresi, che ha trattato il tema del perdono, e “Nata per te”, di e con Luca Trapanese, primo single in Italia ad avere adottato una bambina affetta da sindrome di down. Il tema di “Autismo altruismo alterità”, affrontato dal neuropsichiatra Franco Nardocci e dallo psicologo Serafino Corti, (fondazione Istituto Ospedaliero di Sospiro-CR) ed i laboratori multidisciplinari di legno, feltro, creta, musica, cucina, orto biodinamico, scrittura poetica, offerti dall’Atelier Manolibera di Carpi e rivolti a scuole, cooperative ed associazioni del territorio. Infine, la presentazione della nuova didattica musicale inclusiva per insegnati, “A Different Conductor” ideata dal maestro Enrico Zanella, Direttore dell’Orchestra “Scià Scià”.
A conclusione della bella serata svoltasi al Teatro Asioli, Sergio Zini, Presidente Nazareno Cooperative, ha dato appuntamento al prossimo anno per la XXV° edizione del Festival con lo slogan “La Casa,
La Strada, Il Villaggio” nato da queste sue considerazioni: «a partire dal “E ti vengo a cercare perché ho bisogno della tua presenza”, in questa edizione del Festival abbiamo ricevuto un nuovo invito ad essere leali con noi stessi, per vivere ciò che siamo. Le difficoltà, le fatiche e i giudizi che vorrebbero dirci chi siamo forse trovano una luce per rifarci sentire grande il nostro cuore. È successo con la bellezza e la vivacità degli spettacoli, con il calore che ha riempito le sale, nei volti dei nostri ragazzi.
È successo incontrando il perdono di Gemma Calabresi, l’accoglienza e la gratitudine di Luca Trapanese, la gioia e la giovinezza dei ragazzi di Attendiamoci. Ci siamo accorti che per vivere bene – vivere ciò che siamo! – ci sono degli elementi irrinunciabili: l’accoglienza, il perdono, la compagnia. “Per crescere un bambino ci vuole un intero villaggio – dice un proverbio africano –
La Casa, La Strada, Il Villaggio”».