Poteva permettersi il lusso di festeggiare il suo sessantesimo compleanno nei teatri più blasonati del globo oppure privatamente, con gli amici intimi e le stars più famose del panorama musicale internazionale. Invece, il flautista correggese Andrea Griminelli ha fatto di più e di meglio. Ha voluto un compleanno “in casa”, ha presentato gli amici artisti di fama mondiale ai suoi concittadini emiliani e ha pensato di aiutare economicamente alcuni enti del territorio.
É nato cosi il concerto-compleanno-evento benefico che il 20 novembre scorso ha radunato al Palabigi di Reggio Emilia quattro mila spettatori, tra cui la sottoscritta, e miti della musica quali Zucchero, Andrea Bocelli, Renato Zero, Amii Stewart, Beppe Carletti, Sumi Jo e l’attesissimo Sting. Una serata unica, emozionante, indimenticabile, organizzata dallo stesso Griminelli con la moglie Rossana Redondo, sostenuta da Poltronesofà e il cui ricavato è stato interamente devoluto a Grade Onlus, CuraRE Onlus Mire, Sol Azul e Aprò.
Cerimoniere dell’evento, un altro amico del flautista correggese, Red Ronnie. In platea, molti spettatori illustri tra cui Luca Cordero di Montezemolo, l’industriale reggiano Fulvio Montipò e la seconda moglie di Luciano Pavarotti, Nicoletta Mantovani. Ad aprire il concerto, l’Inno alla Gioia di Beethoven, eseguito a quattro mani da Griminelli al flauto traverso e dalla figlia Sofia al pianoforte. Griminelli ha dichiarato in italiano e in inglese di essere commosso, “touched” per la calorosa partecipazione al suo compleanno. Sul palco anche l’orchestra Stradivarius diretta dal maestro Marcello Rota e il coro dei bambini “Sorridi con me”, che proprio in occasione della Giornata Universale dei diritti dell’infanzia dell’Onu hanno voluto festeggiare l’artista correggese. Sono stati i bambini i protagonisti del secondo brano della serata, cantando “Io Vagabondo” dei Nomadi accompagnati al pianoforte dal fondatore storico del gruppo, Beppe Carletti, e naturalmente dalla versatilità strumentale di Griminelli che ha ricordato quella canora di Luciano Pavarotti nei suoi Pavarotti&Friends.
Poi è arrivato Zucchero e con lui non solo energia e voglia di ballare, ma anche tanta commozione durante l’esecuzione del brano “Miserere” a doppia voce con il grande Luciano Pavarotti, la cui immagine è apparsa sul maxischermo dietro al palco. Un omaggio al maestro e tenore modenese che è stato mecenate e filo conduttore tra tutti gli artisti presenti al concerto. Dal tributo a Pavarotti agli applausi per colui che è sempre stato considerato suo erede, Andrea Bocelli.