Ricomincia l’anno scolastico e per molti alunni è un’esperienza nuova. C’è chi, a tre anni, entra per la prima volta in una scuola e piange perché non vuole separarsi dalla mamma; c’è chi, emozionato, si siede in un banco perché ha voglia di imparare a leggere, chi sorride ed abbraccia i compagni sentendosi grande perché inizia la scuola secondaria di primo grado, chi prova felicità nel ritrovarsi con gli amici per trascorrere insieme l’ultimo anno della scuola superiore. Lacrime, emozioni e sorrisi si mescolano per affrontare un nuovo viaggio che porterà conoscenze, amicizie e nuove esperienze per tutti: ragazzi, docenti e collaboratori scolastici.
Due Istituti del nostro territorio saranno guidati quest’anno da nuove dirigenti, a cui diamo il benvenuto. Abbiamo voluto incontrarle per conoscerle meglio: sono la dott.ssa Antonella Vittozzi, che dirige l’Istituto Comprensivo “Correggio 2”, e la dott.ssa Beatrice Menozzi, che dirige l’ITS “Luigi Einaudi”.
Qual è il vostro percorso professionale?
Vittozzi: «Ho iniziato lavorando nel settore privato: per quindici anni mi sono occupata di export per una grande multinazionale, avendo conseguito una laurea in lingue e letterature straniere ed un master in commercio internazionale. Successivamente, essendo anche vincitrice di concorso ordinario, ho deciso di cambiare e mi sono dedicata all’insegnamento, prima in un Istituto Comprensivo ed in seguito in Istituti di Istruzione superiore e Istituti tecnici, dove ho svolto tantissimi ruoli: funzione strumentale, commissioni, referente orientamento, coordinatrice, supporto alla segreteria, presidente di Commissione esami di stato secondo ciclo, progettista, tutor, esperta di progetti ministeriali e gemellaggi, Senior Ambassador al Parlamento Europeo».
Menozzi: «Mi sono diplomata al Liceo Classico Ariosto di Reggio Emilia ed ho poi frequentato l’Università di Bologna, laureandomi in lettere classiche. In seguito, ho svolto esperienze professionali sia in enti pubblici che in aziende private: quegli anni mi sono serviti ad avere un approccio lavorativo non solo incentrato sulla scuola, ma a più ampio spettro. Dopo aver superato il concorso ordinario per l’insegnamento, mi sono inserita nel mondo scolastico ed in particolare ho insegnato italiano e latino in alcuni licei scientifici reggiani. Nel 2012 ho superato il concorso da dirigente scolastico. Nel 2023 mi è stato assegnato l’Istituto Tecnico L. Einaudi, dopo undici anni trascorsi come preside di istituti comprensivi: eccomi qui!».
Vittorino Andreoli, che vive e lavora con gli adolescenti, nel suo libro “Lettera a un insegnante” scrive che “la scuola è costituita da numerosi organi e, come il corpo umano, soffre se non funzionano in sintonia”. Quali progetti o idee per farla ben funzionare?
Vittozzi: «La scuola è una comunità educante dove le risorse umane sono fondamentali. Io ho iniziato il mio primo collegio con uno slogan: “La scuola del CO – COrreggio 2: la scuola della COndivisione, COmunicazione, COllaborazione, COmpartecipazione e COrtesia, parole che racchiudono tutti quei valori che sono alla base di quella che per me dovrebbe essere la “Buona scuola”».
Menozzi: «La scuola cerca di tenere insieme il corpo insegnanti, gli studenti con le loro famiglie e l’ambiente esterno, in un progetto armonico che mira allo sviluppo globale della persona: la scuola non è un mondo a sé stante, parallelo alla società, ma sente e risente della crisi che investe la società nel suo complesso, cercando di porvi rimedio e di restare presidio educativo ed umano. Non è un compito facile e si basa sulla necessità di tenere in equilibrio accoglienza, ascolto e comprensione, con i concetti di responsabilità personale e di senso del dovere, qualunque sia la componente coinvolta».
Oggi si parla di fragilità dei ragazzi, disturbi del comportamento e paure: come aiutare gli insegnanti ad affrontare questi problemi?
Vittozzi: «La formazione, a mio avviso, è una delle leve più importanti per aiutare il corpo docente ad affrontare le piccole e grandi problematiche delle nostre studentesse e studenti».
Menozzi: «Dopo la pandemia (ma non solo a causa di essa) si è riscontrato negli studenti un aumento significativo dei disturbi d’ansia, delle fobie scolari e sociali, dei disturbi alimentari e psicologici in generale; i ragazzi hanno paura perché si trovano immersi in un mondo che cambia in modo vorticoso, che presenta scenari apocalittici, che circoscrive la loro identità unica e irripetibile ad una piatta immagine da social. Non ci sono punti di riferimento autentici e credibili per loro: la scuola deve rappresentare un punto di riferimento, valorizzandoli e nello stesso tempo invitandoli a mettere a frutto i loro talenti, invitandoli ad un impegno consapevole e responsabile».
La scuola ha un ruolo educativo: cosa fare perché nasca un rapporto tra scuola e ragazzi, tra scuola e famiglie, un rapporto profondo e attento, capace di ascoltare, accogliere e guidare?
Vittozzi: «Certamente la scuola riveste un ruolo educativo di grande rilievo: le relazioni, i rapporti di interconnessione tra tutti gli “attori” scolastici devono essere improntati sull’ascolto, sulla collaborazione, sul rispetto reciproco e sul riconoscimento dei ruoli, delle responsabilità e delle competenze, diverse ma paritetiche».
Menozzi: «L’impostazione della società moderna è improntata ad una forte componente individualistica, che porta alla salvaguardia del proprio interesse personale e ad un senso di sfiducia generalizzato, nel quale la persona si sente sola e inascoltata. Occorre aumentare la dimensione del dialogo, che non deve però essere unidirezionale ma basarsi sulla reciprocità dell’ascolto; occorre rispettare i ruoli e non confonderli, ridare legittimità al compito della scuola ma anche valore alle istanze interiori dei ragazzi, non solo alla verifica degli standard di apprendimento».
C’è una frase, un saluto che volete rivolgere ai vostri ragazzi?
Vittozzi: «“Lo scopo dell’apprendimento è la crescita e le nostre menti, a differenza dei nostri corpi, possono continuare a crescere per tutta la vita” (Mortimer Jerome Adler). Quindi: abbiate cura delle vostre menti e non smetterete mai di crescere e migliorare!».
Menozzi: «Ragazzi avete tutte le carte in regola per dare il meglio di voi stessi e fare grandi cose! Pronti a partire… dalla scuola!».
Dalle parole delle due dirigenti si coglie la loro passione per l’insegnamento. Ringraziamo per la grande disponibilità e la gentilezza, augurando buon lavoro ad entrambe.
E ricordando che, come disse Stendhal, la felicità consiste nell’unire la professione con la passione.
L’Istituto Comprensivo Statale “Correggio 2” comprende le seguenti scuole:
- Scuola dell’Infanzia “Gigi e Pupa Ferrari” in via Fazzano
- Scuola dell’Infanzia “Collodi” a Fosdondo
- Scuola Primaria “Antonio Allegri” all’Espansione Sud
- Scuola Primaria “Don Pasquino Borghi” a Canolo
- Scuola Primaria “Madre Teresa di Calcutta” a Prato
- Scuola Secondaria “Don Giuseppe Andreoli” in Via Conte Ippolito
L’Istituto Tecnico Statale “Luigi Einaudi”offre i seguenti percorsi di studio:
- Meccanico-Meccatronico
- Informatico e Telecomunicazioni
- Meccano-Plastico
- SIA (Sistemi Informatici Aziendali)
- RIM (Relazioni internazionali per il Marketing)
- AFM (Amministrazione, Finanza e Marketing)