Se foste passati per il parco urbano domenica 14 giugno, vi sareste certamente imbattuti in bambini in costume che gironzolavano per il parco.
No, non festeggiavano il carnevale: siamo in giugno!
Di cosa si è trattato, allora?
Nient’altro che della terza edizione della Festa del Teatro, organizzata da Ars Ventuno-Centro danza, teatro e arti visive di Correggio.
Abbiamo chiesto al direttore artistico del Centro Antonella Panini qualche ragguaglio sul tutto.
«Sono stati i bambini a scegliere il tema di quest’anno: Alice nel paese delle meraviglie.
Fin dalle 10 del mattino, sotto i gazebo, abbiamo tenuto i laboratori di sperimentazione delle arti visive come la pittura, gestiti dalla Ludoteca di Correggio.
Poi abbiamo allestito le “tende narranti” sotto gli alberi, dove, seduti su comodi cuscini si potevano ascoltare favole lette da un narratore.
Sul palco ai piedi della collinetta, si sono susseguiti spettacoli fino a sera: abbiamo aperto con un coro di circa cento scolari delle elementari che hanno cantato le canzoni dello Zecchino d’oro.
Dopo è stata la volta dei bambini che fanno teatro con “La gabbianella e il gatto” e poi con un testo inventato dai bimbi di 6-7-8 anni chiamato “Uscita di sicurezza”.
I ragazzi delle medie hanno interpretato “Alice nel paese delle meraviglie” in chiave moderna con un linguaggio molto divertente e i ragazzi delle superiori alla sera hanno rappresentato “Sogno di una notte di mezza estate” ma con un clima un po’ horror rispetto all’originale.
Vicino al monumento, su un piccolo palco abbiamo rappresentato “L’improvvisato volo fantastico”, storia di un circo volante caduto sul parco urbano con una mongolfiera da cui sono usciti tanti personaggi colorati.
Sempre alla sera ha suonato anche un gruppo musicale, “We life”, composto di ragazzi correggesi di 14-15 anni, molto apprezzati dal pubblico».
Antonella ci spiega come è nata l’idea della festa al parco: «L’idea è nata quando abbiamo fatto il saggio della scuola al Parco urbano nel 2012.
Fu un gruppo di genitori guidati dal nostro attuale presidente Marco Paterlini, a caldeggiarlo e, visto il successo di quell’anno, lo ripetemmo anche nel 2013, per far conoscere il mondo dell’arte anche a chi non frequenta il teatro».
Ma cos’è Ars Ventuno?
Ars viene dal latino Arte e Ventuno è il secolo in cui viviamo, ma è anche l’articolo della Costituzione italiana che tutela la libertà di espressione.
Si dice poi che ventuno grammi sia il peso dell’anima.
Ars Ventuno è un luogo dove i ragazzi si possono avvicinare alla danza, al teatro e alle arti visive, spaziando da un corso sui cartoni animati per i più piccoli a un progetto cinema per i più grandi, passando attraverso i corsi di pittura e di ceramica. Vivono così, in prima persona, il fermento di un vero e proprio cantiere artistico. Imparano dizione e fonetica, come a dipingere e a cantare.
Vi sono inoltre percorsi integrati per adulti come danza moderna, pilates, tango argentino e girokinesis.
I docenti sono insegnanti professionisti, ma tanti sono i volontari che tengono in piedi con il loro aiuto tutte le attività artistiche.
Al momento il Centro ha 315 iscritti.
Ed è, pensate, l’unica scuola di questo tipo presente in regione.
Un bel luogo, insomma, si respira l’arte a tutte le età ed in forme originali o più semplicemente… dove ognuno può liberamente esprimere il suo talento!