L’estate sta arrivando, anche se quest’anno sarà decisamente meno spensierata del solito. La ripartenza è iniziata, ma i dubbi non mancano: l’epidemia è davvero finita? Tornerà in inverno? Il mondo delle imprese, dei liberi professionisti e dei locali pubblici riuscirà a superare le limitazioni della “Fase Due”? L’arte sopravviverà senza concerti, senza spettacoli, senza raduni? La copertina di questo numero tenta di simboleggiare tutti questi interrogativi, soffermandosi in particolar modo sul ruolo fondamentale e salvifico della cultura: il sipario si è alzato, ma il palco e le poltrone sono ancora vuoti. Nonostante tutto i segnali positivi ci sono, specie in un territorio come il nostro, popolato da gente che non molla mai e si rimbocca le maniche anche davanti agli scenari più drammatici. In quest’uscita abbiamo raccolto tutto ciò che fa ben sperare e abbiamo cercato di farlo con obiettività, perché il mantra #andràtuttobene è solo una favoletta se viene ripetuto in modo cieco e acritico: parleremo di economia, di arte, di impresa, di salute e di volontariato, capisaldi di Correggio e della sua identità, ma soprattutto delle ricette anti-Covid messe in gioco dagli operatori di questi settori strategici.