Apertura con Fiorella

Promosso dal comune di Correggio, il concerto della Mannoia ha riempito Corso Mazzini

I riccioli rossi di Fiorella Mannoia, che infuocano i palcoscenici musicali da più di quarant’anni, appaiono poco prima delle ventuno e trenta sul palco allestito in Corso Mazzini. Si scatena l’entusiasmo di un pubblico che continuerà a lungo ad ingrossare e ad accalcarsi per vedere qualcosa e soprattutto per cogliere qualche parola di quel che dice la cantante. L’acustica di una piazza lunga, si sa, non è il massimo; e più vai indietro più è forte il brusio di gente che è lì per caso. Fortunatamente la voce di Fiorella, piena da contralto, si dispiega nei rotondi, immancabili refrain delle canzoni, e questo basta per raggiungere le retrovie e far muovere a tempo mani e corpi.  Nessun problema, solo una ragazza soccorsa per malore dalla Croce Rossa. Anche i temuti rallentamenti per i controlli di sicurezza sono stati poca cosa, limitati a zaini e borse.

Come si sa il repertorio di Fiorella si intreccia continuamente con la canzone d’autore: Fossati, De Gregori, Ruggeri, Vasco, Dalla, Conte, Bersani, Bubola hanno spesso scritto per lei. E Fiorella è stata capace di passare dalla popolarità conquistata con vari Festivalbar e con cinque Sanremo, al prestigio cantautorale riconosciutole da ben sei targhe Tenco. Anche la scaletta del concerto di Correggio è piena di pezzi storici: “I treni a vapore”, “Caffè nero bollente” (il suo primo successo), “Le notti di maggio”, “Come si cambia”, “Che sia benedetta”, “Sally”, “Quello che le donne non dicono”; e, forse, il più celebre: “Il cielo d’Irlanda”. I cinque elementi della band accompagnano senza strafare: solamente la batteria si lancia in un prolungato assolo alla fine di “Che sarà” (dove Fossati traduce Chico Buarque).

Il concerto finisce quasi di colpo, con le luci che si spengono e le note di “Siamo ancora qui” che accompagna il pacifico esodo del pubblico. Già gli uomini del tour smontano le attrezzature e caricano i camion: c’è piazza Duomo a Milano che aspetta il “Tour Combattente” per domenica e lunedì. A smontare il palco ci sarà tempo.

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