Antonio ligabue. Incompreso. La vita attraverso le sue opere.

Fino all’8 novembre 2020
Palazzo Bentivoglio, Gualtieri RE

 

La mostra, promossa dalla Fondazione Museo Antonio Ligabue e dal Comune di Gualtieri, ha riaperto dopo il lockdown con una nuova veste.

In occasione della prossima uscita nelle sale del film “Volevo nascondermi” di Giorgio Diritti con la magistrale interpretazione di Elio Germano nei panni di Antonio Ligabue, premiata con l’Orso d’Argento alla Berlinale, con il Nastro dell’Anno 2020 e il Globo d’Oro al Miglior Film, l’esposizione è stata trasferita dalla Sala Giove al Salone dei Giganti, uno spazio di rappresentanza interamente affrescato, le cui dimensioni monumentali garantiranno l’accesso del pubblico in totale sicurezza.
Il percorso comprende 22 dipinti, alcuni bronzi ed un calco in terracotta; tra i capolavori, “Il serpentario” e “Aquila con volpe”, che ritraggono animali in movimento, “Castelli svizzeri”, che non veniva esposto a Gualtieri dagli anni ‘70, il celebre “Autoritratto con spaventapasseri” e “Diligenza con paesaggio”, un’opera inserita, così come altre presenti in mostra, nel film di Giorgio Diritti. Lo stesso regista aveva infatti raccontato, durante le riprese, di essere stato a Gualtieri nel 1975 e di essersi innamorato della ricerca di Ligabue dopo aver visto il dipinto intitolato “Diligenza con paesaggio”.

Le opere, tutte provenienti da collezioni private, sono esposte in ordine cronologico, con suddivisione in periodi, per consentire al visitatore di osservare l’evoluzione dello stile, della tecnica, ma anche dei temi che cambiano con il passare del tempo.

Il percorso è stato ulteriormente arricchito dalla presenza di documenti sulla vita dell’artista, dalla proiezione del film documentario di Raffaele Andreassi del 1961 e da diverse foto risalenti agli anni Cinquanta.

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