Anticipazioni 2022

1.
Venezia: finalmente rieccola… la 59esima Esposizione Internazionale d’Arte diretta da Cecilia Alemani si svolgerà dal 23 aprile al 27 novembre e si intitolerà Il latte dei sogni/The Milk of Dreams, da un libro di Leonora Carrington che descrive un mondo magico nel quale la vita è costantemente reinventata attraverso il prisma dell’immaginazione e nel quale è concesso cambiare, trasformarsi, diventare altri da sé. La Mostra infatti proporrà un viaggio immaginario attraverso le metamorfosi dei corpi e delle definizioni dell’umano e sarà caratterizzata dalle Partecipazioni Nazionali con proprie mostre nei Padiglioni, ai Giardini e all’Arsenale, oltre che nel centro storico della città e tramite alcuni eventi collaterali.

2.
Milano, Palazzo Reale: da febbraio a maggio verrà allestita “Tiziano e l’immagine della donna” una mostra dedicata all’immagine femminile che, a Venezia, nel ‘500, acquista un’importanza forse mai vista prima nella storia della pittura. Nella stessa location verrà realizzata, da novembre, l’esposizione “Hieronymus Bosch e l’Europa meridionale”, con una presentazione dell’artista come creatore di visioni fantastiche in relazione alle tendenze del collezionismo del tempo e della ricezione artistica da parte del Rinascimento spagnolo e italiano.

3.
Firenze, Palazzo Strozzi e Museo nazionale del Bargello: la mostra “Donatello, il Rinascimento” (da marzo) si preannuncia come fondamentale per avere una panoramica completa sulla produzione del grande artista attraverso un dialogo con musei, collezioni e istituzioni italiane oltre che tramite fondamentali collaborazioni internazionali, mirando ad allargare la riflessione su questo Maestro nel tempo e nello spazio, nei materiali, nelle tecniche e nei generi, e ad abbracciare finalmente le dimensioni dell’universo donatelliano. Occasione rara per ammirare anche opere solitamente esposte all’estero e di godere del “percorso” completo che mette a confronto i suoi con capolavori di artisti come Brunelleschi, Masaccio, Andrea Mantegna, Giovanni Bellini, Raffaello e Michelangelo

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