Altrarte e Ars 21, il teatro per tutti

L’arte unisce bellezza e messaggi importanti

“Ars” come la parola latina che indica le arti e i mestieri, con uno sguardo alla classicità che diventa innovazione. “21”, come questo secolo e il tempo di cui vogliono essere interpreti. Come il peso dell’anima, di cui le arti si prendono cura. Come la libertà di espressione, che la nostra Costituzione difende in ogni sua forma.

Ars 21 è una scuola di danza, di teatro e di arti visive. A Correggio molti la conoscono come “Centro Danza”: una scuola nata ormai 35 anni fa, che ha formato tante generazioni di giovani allievi. Allievi che poi sono cresciuti: qualcuno continuando a ballare, qualcuno no; qualcuno ora porta a scuola i suoi bimbi, cercando di capire se seguiranno le orme dei genitori. Qualcuno di quei giovani artisti, magari, è tra i 100 interpreti che il 13 maggio al Teatro Asioli metteranno insieme Il Furioso, rielaborazione dell’opera di Ludovico Ariosto, davanti ad 850 ragazzi delle scuole medie e superiori: uno spettacolo multimediale che unisce la danza al teatro, le video installazioni alle abilità differenti.

«Quando siamo partiti avevamo un sogno – racconta Antonella Panini, direttrice artistica di Ars 21 – quello di creare un centro delle arti, fruibile da tutti e aperto ai giovani».

Quando è nata la scuola, nella storica sede di via Primo Maggio, esisteva solo il corso di danza classica. Ora gli insegnamenti spaziano dall’hip-hop alla pittura, dal fumetto al pilates.

«Anche Il Furioso – continua Antonella – rappresenta questa volontà di essere un progetto inclusivo e multidisciplinare. Al centro ci sarà Orlando, ma narratrici d’eccezione saranno le donne che popolano le fantasie dei paladini di Francia. Sarà uno spettacolo interpretato da adolescenti e rivolto ad un pubblico di adolescenti, per raccontare un’età difficile, ma molto creativa».

Quest’anno è nata anche la collaborazione con Altrarte, l’associazione che realizza attività artistiche per persone diversamente abili, tra Correggio e Novellara. Un gruppo selezionato di loro parteciperà al progetto del Furioso, portando sul palco un’espressività differente. «Ci occupiamo di teatro e di danza, come relazione tra abili e diversamente abili» spiega Matteo Carnevali, presidente di Altrarte. «Con i corsi di teatro l’obiettivo da raggiungere è l’indipendenza, con la danza lavoriamo ossessivamente sulla bellezza. Per entrambi puntiamo tutto sulla qualità, sull’alto livello del nostro lavoro. Da quest’anno svolgiamo le nostre attività dentro la sede di Ars21, e questo è un passo avanti verso l’integrazione».

Anche Antonella ci tiene a ricordare che la sua scuola è aperta a bambini e adulti diversamente abili: alcuni sono già inseriti nei diversi corsi che Ars21 organizza e da qualche tempo è stato attivato un laboratorio teatrale per ragazzi autistici. «Dentro il Furioso ci sarà tutto questo – conclude Antonella – ci sarà la creatività e l’aspetto più immaginifico dell’opera. Ci sarà un messaggio più profondo, che ad un’estetica di alto livello unirà un contenuto emotivo forte, che arriva dritto allo stomaco e all’anima».

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