#alMacondo 2015

Non solo libri, ma tanti eventi nella libreria di Festa Correggio

Macondo è il nome che lo scrittore Gabriel Garcia Marquez ha voluto dare al villaggio in cui vivono i protagonisti di “Cent’anni di solitudine”.

Ma da due anni, Macondo è anche il nome della libreria della Festa PD di Correggio, un rettangolo che per quasi tre settimane si è animato di eventi culturali. 

Soprattutto, si è animata grazie all’entusiasmo dei volontari che per mesi l’hanno sognata, ne hanno discusso, ne hanno fatto il proprio chiodo fisso. 

Questa frase potrebbe sembrare un po’ troppo altisonante, visto che io sono una dei suddetti volontari. 

Macondo, per me, come per Ila, Berna, Rui, Dario, Follo, Luca, Cina, Murak (e potrei aggiungere moltissimi altri nomi, che forse vi direbbero poco, ma che hanno fatto la differenza fra la riuscita e la sconfitta), significa aperitivi e cene davanti a pc e foglietti volanti che si colorano e assumono la forma che desideriamo dargli. 

Macondo, in fin dei conti, è per me come settembre quando ancora andavo alle superiori: sapevo che il suono della campanella avrebbe significato ricominciare ad alzarsi presto (nel caso della libreria, in realtà, significa andare a letto sempre tardissimo), faticare, impegnarsi al massimo, ma allo stesso tempo era un appuntamento al quale arrivavo piena di ottimi propositi, energica, pronta. 

E così è stato anche quest’anno, fuor di metafora: abbiamo cercato di dare massimo spazio ai libri, che devono essere i primi protagonisti della libreria.

Non solo ai libri nuovi, per questo motivo abbiamo continuato con l’idea dello scambio libri e dei libri incartati. 

Il concetto è semplice: si porta un libro e se ne prende un altro fra quelli proposti, tutti usati. Oppure, se si vuole provare il brivido dell’incertezza, si può tentare la sorte prendendo un libro incartato, lasciandosi guidare dalle lapidarie (e ingannevoli!) descrizioni che abbiamo dato per ciascuno.

Allo stesso tempo, per noi è stato importantissimo offrire alle persone sempre nuovi motivi per entrare nella nostra libreria.

Quest’anno l’impresa non è stata semplice: se nel 2014 invocavamo il sole e abbiamo avuto pioggia tutti i weekend, nel 2015 Correggio sembrava una città fantasma fino alle 10 di sera, con la gente tutta chiusa in casa sotto i condizionatori. 

Noi avevamo solamente tre pale, ma le risposte sono arrivate ugualmente. 

I meriti, ovviamente, non sono tutti nostri: tantissime attività sono state svolte da associazioni, gruppi, singole persone, che hanno richiamato un pubblico molto eterogeneo, riempiendo tutte le nostre serate.

I ragazzi del club TreEmme di Carpi, ad esempio, ci hanno fatto (ri)scoprire il lato nerd che è in noi con i loro giochi di società.
L’associazione Di sana pianta delle sorelle Braglia ci ha fatto riflettere su cosa introduciamo nel nostro corpo e su come dovremmo alimentarci al meglio.
Ma, ancora una volta, i libri sono stati i protagonisti delle nostre serate. 

Libri recenti, diversissimi fra loro, con un denominatore comune: la provenienza degli autori, tutti delle nostre zone.
Emilia Garuti, Sara Culzoni, Graziano (Ciano) Marani, Isa Ligabue, Giorgio Taschini, Paolo Cugini ci hanno introdotti nei loro mondi, con stili totalmente differenti fra loro, ma sempre con tanta voglia di interessare il pubblico.

Qualche azzardo l’abbiamo tentato, e pare sia andato a buon segno. 

Il #cineMacondo è stata la novità di quest’anno, realizzata in collaborazione con il circolo Cinecomio di Correggio.
Nonostante le difficoltà logistiche (perdonateci, era la nostra prima volta!) sono venuti in tantissimi e sono rimasti fino alla fine (forse anche i nostri popcorn hanno giocato un ruolo importante).

A voi, che non ci avete abbandonato nonostante il caldo, le zanzare e tutte le nostre lacune, dedichiamo un immenso pensiero di gratitudine. Grazie. 

E grazie anche a tutte le persone che si muovono nell’ombra della Festa e che hanno reso possibili queste (quasi) tre settimane.

Ci vediamo l’anno prossimo!

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