Alla Cantona anche i genitori vanno a scuola

La partecipazione è anche divertimento

Nelle scuole correggesi sono tante le storie di partecipazione diretta delle famiglie all’attività educativa a fianco degli insegnanti. Tra queste, la più longeva, che dura ormai da quarant’anni, è quella della scuola primaria Rodari, meglio nota come “la scuola elementare a tempo pieno della Cantona”.

Per conoscere l’esperienza di quest’ultimo anno abbiamo incontrato Paola Riccò e Annalisa Bellesia, coordinatrici dell’associazione genitori, accompagnate dall’insegnante Sabrina Alberti.

 

L’ultima iniziativa realizzata è stata Il pane della solidarietà. Il 23 dicembre scorso i bambini della scuola hanno ricevuto un panino caldo al posto della consueta merenda. Il risparmio così ottenuto è stato devoluto per ricostruire una scuola nelle zone colpite dal terremoto in Centro Italia.
Un modo per essere vicini ai meno fortunati e per dimostrare che con un piccolo aiuto da parte di tanti è possibile ritrovare la speranza per il futuro.

«Un esempio concreto per far crescere solidarietà e responsabilità» dicono Paola e Annalisa, non nascondendo l’entusiasmo e la soddisfazione anche per altre esperienze vissute lo scorso anno: dalla cena a lume di candela in occasione della giornata M’illumino di meno tesa a promuovere la cultura del risparmio energetico, alla giornata di pulizie dalle foglie delle aree esterne. E poi gli incontri pubblici con psicoterapeuti sui rapporti genitori-figli e la partecipatissima festa di fine anno con tanti genitori, improvvisati animatori culturali per l’occasione. Per non parlare delle diverse iniziative di raccolta fondi: dalla partecipazione alla camminata di San Luca alla vendita ad offerta libera di biscotti per le feste natalizie, dalla partecipazione al mercatino dell’antiquariato alla vendita delle torte.

Nel 2016 sono stati raccolti più di 5.000 euro utilizzati per attrezzare i laboratori di scienze e informatica, per il tinteggio del teatrino, per il noleggio del fotocopiatore, per esentare le famiglie in difficoltà dai costi delle uscite didattiche, per l’impianto di irrigazione esterna al fine di realizzare un orto scolastico…

Si è voluto così creare un clima favorevole alla condivisione e alla conoscenza reciproca, sviluppando un senso di appartenenza dei bambini alla propria scuola favorevole alla loro crescita. Paola e Annalisa ci dicono che «la partecipazione è anche tanto divertimento» e che «i bambini, vedendo i genitori impegnati al loro fianco, si sentono orgogliosi e vivono la scuola con serenità e fiducia. La partecipazione sviluppa poi, secondo loro, una cultura della responsabilità sociale che può contrastare una certa deriva egoistico-individualista, male insidioso da sconfiggere per una comunità civile avanzata.

Per Sabrina questa esperienza è pure molto utile per socializzare e condividere con le famiglie le esperienze didattiche, evitando di calare dall’alto le pratiche educative della scuola.

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