Attribuire un soprannome ad una persona è come coglierne i suoi aspetti peculiari e fissarli in un nome riconosciuto da tutti.
Per i Correggesi, questa tradizione di attribuire scutmâi, si è naturalmente trasferita anche sulle case.
Al Turioun (Il Torrione) è l’imponente ed elegante edificio in stile liberty che si erge in via Carlo V, là dove sorgeva l’omonimo bastione che proteggeva l’angolo nord-orientale della cinta muraria correggese.
Le origini di questo edificio risalgono al 1909-1910, quando, durante la fase di abbattimento delle mura cittadine, l’imprenditore Placido Reggiani acquistò l’intera area per costruirvi un edificio industriale destinato all’essicazione e alla lavorazione dei bozzoli dei bachi da seta, come deposito di vinacce ed eventuale distilleria.
I costosi lavori di costruzione e decorazione dell’edificio e la non redditività dell’azienda dovuta a produzioni di carattere stagionale, costrinse però nel 1926 l’imprenditore Reggiani a cedere la completa attività al Comune di Correggio che, nel secondo dopoguerra, lo trasformò internamente adibendolo a residenza popolare.
L’edificio, la cui progettazione e realizzazione furono affidate all’architetto Pier Giacinto Terrachini, presenta un’imponente struttura a ferro di cavallo che circoscrive un grande cortile un tempo delimitato, come testimoniano alcune fotografie dell’epoca, da una cancellata in ferro battuto ornata da grifoni.
Una delle altre evidenti caratteristiche del Torrione è l’utilizzo del mattone a vista di colore giallo e rosso, usato per ottenere eleganti effetti cromatici e ottici.
Ma non solo: la novità in assoluto più rivoluzionaria è in realtà l’utilizzo del cemento armato come materiale decorativo, intuizione dell’artigiano Bruto Terrachini, figlio dell’abile architetto Pier Giacinto.
Guardando frontalmente l’edificio e osservando la facciata dell’antica ala padronale di destra, è molto facile notare ancora oggi i fregi ornamentali in cemento armato dell’epoca.
Le decorazioni delle balaustre presentano motivi di pesci e delfini con tralci d’uva intrecciati, mentre sulla cima del prospetto svetta una grande àncora affiancata da due delfini.
Il Torrione, dopo aver subito numerosi restauri che ne hanno però mantenuto intatta l’identità, è ancora oggi adibito ad uso residenziale e rimane una delle più prestigiose e significative testimonianze di archeologia industriale urbana di stile liberty di tutto il territorio provinciale.
La sua caratteristica forma ad “U”, il basamento massiccio delle vecchie mura di Correggio e l’utilizzo dei mattoni a vista conferiscono al fabbricato un aspetto così suggestivo e imponente che ha indotto i Correggesi a chiamarlo Al Turioun.