La vostra ambizione è studiare ingegneria? Dall’Anno Accademico 2023-2024 potreste farlo nella sede di Carpi: iniziati ad aprile scorso, dovrebbero infatti concludersi a luglio 2023 i lavori di costruzione del Nuovo Polo Universitario, che ospiterà il corso di laurea in ingegneria dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, provvisoriamente denominato Engineering for Industrial Sustainability (in italiano, Ingegneria della Sostenibilità Industriale). Il corso sarà attivato in lingua inglese, così da attirare anche studenti stranieri, e convoglierà a Carpi la specializzazione sui temi dell’industria sostenibile. Il Progetto è stato fortemente voluto da Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi, Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia e Comune di Carpi, con l’obiettivo di promuovere lo sviluppo culturale, la vocazione e la competitività di sistema dell’hinterland carpigiano, partendo dalla necessità di una cultura trasversale sulle nuove tecnologie ed abbracciando tutti i settori produttivi. La nuova costruzione, infatti, oltre ad insediare la nuova sede distaccata dell’Ateneo, diverrà sede di startup e di spin-off accademici, per offrire una simbiosi con il mondo universitario e favorire la contaminazione fra l’attività di ricerca e quella di sviluppo. Ospiterà inoltre attività formative collaterali per la formazione di livello intermedio e per quello di base, rivolto a sostenere lo sviluppo delle aziende del territorio.
Si tratta del progetto più importante mai varato dalla Fondazione, con un investimento di 18,5 milioni di euro, di cui sei milioni destinati all’Università, per sostenere l’attività didattica e di ricerca per dodici anni con erogazioni annue da cinquecentomila euro, e 12,5 milioni per la realizzazione del Polo Universitario. Corrado Faglioni, Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi, ha dichiarato: «la Fondazione ha posto lo sviluppo locale come uno degli elementi decisivi del proprio Piano Triennale 2020-2022 e riteniamo che questo si inquadri in un disegno strategico futuro che deve vedere l’Alta Formazione come uno degli elementi driver (di indirizzo) del tessuto produttivo locale».
Considerata la particolare ricaduta positiva sul tessuto economico, sociale e culturale del territorio, il Comune di Carpi si è reso inoltre disponibile all’implementazione dei servizi di trasporto e delle infrastrutture necessarie: il centro universitario è parte, infatti, di un intervento integrato di sviluppo della Città di Carpi e sarà collegato con un sottopasso, sia al centro città che alla stazione ferroviaria. Si tratta quindi di un’operazione sociale e politica orientata al benessere ed alla crescita di un’intera comunità, un modello virtuoso di cooperazione fra istituzioni che promuoverà l’innovazione e la valorizzazione delle competenze sul territorio. Carpi sarà dunque la prima città non capoluogo di provincia ad ospitare un polo tecnologico universitario in Emilia-Romagna: la nuova sede universitaria, immersa nel verde, avrà una superficie di circa quattromila metri quadrati e verrà realizzata nell’area Ex Consorzio Agrario nell’Oltreferrovia, garantendo un posizionamento strategico nell’espansione della città e valorizzando il rapporto con il contesto attraverso la realizzazione di chiostri, prati e insenature. Una struttura moderna, ampia e comodamente connessa con il centro storico, che darà impulso culturale e produttivo alle attività del centro. Alberto Bellelli, Sindaco di Carpi, è entusiasta del progetto: «Sono convinto che l’arrivo dell’Università rappresenti un cambio di fisionomia e di vocazione per l’intero territorio. Essere all’altezza di questo obiettivo significa non solo prepararsi ad accogliere gli studenti, ma allo stesso tempo essere capaci di coinvolgere il tessuto economico locale nella creazione di sinergie con l’Ateneo stesso. Sono certo che Carpi saprà interpretare al massimo questa sfida».
L’Ateneo di Modena e Reggio Emilia avrà naturalmente il compito di gestire e coordinare le iniziative didattiche e di ricerca nella sede carpigiana, promuovendo i rapporti con le realtà produttive interessate per rendere più fluido il passaggio degli studenti al mondo del lavoro. Carlo Adolfo Porro, Rettore dell’Università di Modena e Reggio Emilia, ha dichiarato: «intendiamo garantire una didattica di eccellenza, formare studentesse e studenti ai migliori standard internazionali ed al tempo stesso consolidare il forte radicamento nel territorio, rafforzandone la capacità di attirare e trattenere le competenze che saranno determinanti per l’economia e per l’intero tessuto sociale e culturale del futuro, inclusa la sfida cruciale della sostenibilità».
Un evento storico: in bocca al lupo ai futuri ingegneri della nuova sede di Carpi!