Un’esperienza che ha lasciato un segno nella memoria

Le classi quinte dell’Einaudi in visita ad Auschwitz

Dal 3 al 7 febbraio scorsi, 128 studenti dell’istituto tecnico “Einaudi”, accompagnati da dieci insegnanti, sono stati impegnati nel “Viaggio della Memoria che li ha portati da Correggio ad Auschwitz.

«Si tratta di un progetto ormai consolidato – spiega il professor Marcello Rossi – che coinvolge studenti ed insegnanti da anni ed è curato da un gruppo di docenti dell’istituto che si impegnano al meglio nella creazione di un percorso articolato che va dall’idea iniziale al viaggio conclusivo».

I viaggi della memoria, percorsi di riflessione storica, culturale e sociale sono attivi da tempo e coinvolgono gli studenti di varie scuole, non solo correggesi, che, prima di recarsi fisicamente nei luoghi che sono stati teatro dell’olocausto, percorrono un cammino di preparazione all’avvenimento insieme agli insegnanti.

Nel caso specifico dei ragazzi delle quinte classi dell’“Einaudi” che sono stati in visita ad Auschwitz, il percorso di preparazione è iniziato nei primi giorni di dicembre, secondo un doppio binario formativo composto da momenti di approfondimento comuni e lavoro fatto in ogni singola classe.

Per quel che riguarda la fase di studio comune, il professor Celso Beltrami ha affrontato il tema della storia degli ebrei in Italia ed in Europa. Massimo Trotta, docente universitario, ha parlato di chimica e biologia. Poi, tutti insieme, i ragazzi hanno visto il film “Schindler’s list”, sono stati a fare visita al museo del deportato di Carpi ed al campo di raccolta di Fossoli.

Singolarmente, ogni classe ha letto romanzi e saggi, ha visto film e documentari sull’argomento. Già durante questa prima fase di lavoro sono state raccolte testimonianze tra gli studenti coinvolti nel progetto, grazie alla professoressa Simonetta Caliumi.

Il materiale ottenuto è stato confezionato in una sorta di diario pre-viaggio che è stato completato dal diario di viaggio vero e proprio.

Il 3 febbraio il gruppo è partito per la Polonia. Studenti e docenti hanno affrontato il percorso in pullman ed hanno avuto tutti quanti il proprio campo base nello stesso hotel a Cracovia.

Durante il primo giorno di permanenza il gruppo, accompagnato da una guida, ha fatto visita alla città di Cracovia facendo tappa, in particolare, alla fabbrica di Schindler che oggi è stata trasformata in un museo della seconda guerra mondiale per come l’ha vissuta il popolo polacco.

Il secondo giorno, sempre a Cracovia, i ragazzi ed i loro insegnanti, hanno visitato il quartiere, poi ghetto ebraico.

Il terzo giorno la comitiva, sempre in compagnia delle guide locali, ha fatto visita al campo di Auschwitz 1, alle baracche ed al primo forno crematorio.

Il quarto giorno è stata la volta dell’ingresso ad Auschwitz – Birkenau che contiene tutto ciò che di più agghiacciante conosciamo del piano di sterminio nazista.

All’interno di Birkenau uno studente in rappresentanza di ogni quinta classe, ha letto o recitato un testo preparato apposta per l’occasione e, una volta giunti nel Piazzale dell’appello i ragazzi hanno lasciato una corona dell’istituto sul cippo che ricorda gli ebrei italiani.

Una volta usciti dal campo di sterminio, hanno incontrato la figlia di due deportati nel campo che ha raccontato loro la sua testimonianza.

«Il percorso che viene affrontato prima del Viaggio della Memoria vero e proprio –conclude Marcello Rossi– sta a significare che andare a visitare Auschwitz non è la stessa cosa che andare a vedere un museo. Significa trasmettere ai ragazzi gli strumenti per avere l’atteggiamento giusto nei confronti di ciò che sarebbero andati a vedere.

Il nostro sforzo di insegnanti è soprattutto quello di rendere attuale il messaggio, che non si tratta di eventi del passato, iniziati e finiti ormai settant’anni fa, ma che occorre tenere alta l’attenzione anche oggi verso tutti i comportamenti che portano all’intolleranza o a reprimere con la violenza ogni diversità.

Pensiamo che solo in questo modo i ragazzi possano affrontare il percorso preparatorio ed il viaggio vero e proprio con la giusta intensità.

Da parte degli studenti penso di poter affermare che l’interesse sia stato alto e che abbiano preso parte al viaggio non come ad una qualsiasi gita scolastica. Ogni volta che andiamo a visitare luoghi della memoria, riceviamo complimenti da parte delle guide per l’attenzione che i ragazzi rivolgono alle spiegazioni e per il silenzio che osservano nei luoghi di rispetto».

Un ringraziamento particolare da parte dell’istituto va al comune di Correggio che ha contribuito economicamente alla riuscita del viaggio, in modo tale da abbassare la quota di partecipazione e facendo sì che un maggior numero di studenti potesse prendervi parte e alla professoressa Angela Pirondi animatrice ed organizzatrice di tutto.

Il diario degli studenti

Oltre al diario stilato in preparazione del viaggio a Cracovia ed Auschwitz, gli studenti che vi hanno preso parte hanno scritto alcuni commenti successivi all’esperienza, reperibili anche sul sito della scuola:

www.einaudicorreggio.gov.it.

«È stata un’esperienza molto forte, resa ancora più suggestiva dalla spiegazione delle guide, molto preparate ed altrettanto coinvolgenti».

Giulia Rizzo

«Molto più che i libri ed i film, calpestare il terreno attraversato da milioni di vittime innocenti ha acceso in noi un sentimento di angoscia ed ingiustizia che ci ha fatto comprendere meglio la brutalità di uno degli episodi più atroci della storia umana».

Franco Sanchesi

«È con grande rispetto che ricordiamo gli innocenti caduti e sopravvissuti.

Ringraziamo i docenti organizzatori, Angela Pirondi e Celso Beltrami, i vari professori accompagnatori e il comune di Correggio che ha contribuito alle spese. Facciamo tesoro di questa esperienza».

Elisa Caccamo

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